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Mercedes Bresso: No euro, le strada più breve per il default

Questa mattina, sul sito dell'Espresso, anche Maurizio Maggi pubblica una lunga analisi sullo scenario da incubo che verrebbe a crearsi in seguito a un'ipotetica uscita dall'euro. Eppure c'è chi ancora vorrebbe convincerci che si tratti di un'operazione rapida e indolore. Da qualche giorno la Lega sta distribuendo un pieghevole con la strategia di Claudio Borghi Aquilini, economista della Cattolica di Milano, per lo "scacco all'euro in sei mosse". Secondo Aquilini, per rilanciare la produzione e porre fine alla crisi dell'economia nazionale basterebbe introdurre una nuova lira con un tasso di conversione di 1 a 1. Ogni obiezione che il buon senso tenderebbe a suggerire è liquidata con grande possibilismo. L'aumento della benzina? Nessun problema, basta "tagliare le accise statali che incidono sul 30% del costo vivo del carburante". Idem per le tasse, perché "con una nuova moneta il governo potrebbe ridurre le imposte, senza sottostare ai vincoli di bilancio Ue", o per l'aumento dei prezzi perché "la svalutazione non è inflazione, e ad aumentare sarebbero invece i salari".

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