Ore 23
circa …Provate a prendere la vostra automobile o anche solo provate
a fare un giro a piedi , magari con qualche amico per un gelato o una
sigaretta. di che cosa vi accorgerete?
Probabilmente
di nulla perchè sempre più , almeno nel nostro paese , sembra un
concetto normale , qualcosa di cui non si parla o non si debba
parlare perchè alla fine è così e non si può far nulla . In
realtà sarete davanti ad una situazione abbastanza preoccupante .
Ovviamente nessuno può dire che sia un tema da prima pagina o che
anche se si dovesse risolvere non risolverebbe i “veri” problemi
di oggi .
Beh la
situazione di cui parlo è il fenomeno della prostituzione . Certo è
“il lavoro più vecchio del mondo” , si dice ; ma non è questo
il punto . Per quanto possa essere qualcosa di assolutamente normale
, non può essere concepito come un vero e proprio lavoro , almeno
non finchè la maggior parte delle donne che lo svolgono viene
sfruttata da altri individui , che per quanto possano interessarsi
del loro stile di vita trattano queste PERSONE da schiave . In alcuni
casi in realtà anche da semplici concubine ,in quanto non solo ciò
che vediamo è ciò che accade : molte donne vengono mantenute in
appartamenti semplicemente per questo tipo di mansioni .
Ciò
che più preoccupa non è il fenomeno quanto il fatto che non se ne
parli , perchè ? Perchè è e resta un tabù per le persone di una
certa età , che hanno questo tipo di svago , perchè per alcuni
giovani è qualcosa di goliardico . Statistiche dimostrano dati
ben diversi. secondo il PARSEC che studia l’argomento almeno
dalla metà degli anni ’90 e che gode di reputazione anche
internazionale,ha stimato in circa 30.000 il totale delle sex workers
straniere in Italia. (il dato coincide praticamente col totale in
strada, dato che sui marciapiedi le italiane sono, ormai da decenni,
pochissime). tutto ciò deriva da dati quantitativi stimati nel corso
degli anni regione per regione, cosa che, mediando gli inevitabili
errori sulle varie regioni, presumibilmente dovrebbe portare ad un
totale più attendibile.(dati aggiornati al 2008). Per ogni 1000
prostitute in strada, ce ne sarebbero circa altre 680 al chiuso.
Considerando anche il probabile aumento che c’è stato dal 2007 per
quanto riguarda le neo-comunitarie rumene, direi che si può
ragionevolmente parlare di quaranta-cinquantamila, da valutare quanto
nel totale continuino a pesare le italiane .
Sebbene
la ricerca del Parsec sia focalizzata sulle migranti, in realtà
fornisce le basi per stimare anche il numero delle prostitute
italiane operanti nel nostro paese. le sex workers italiane sono tra
le 7000 e le 8000 su tutto il territorio nazionale, sia al
chiuso (quasi tutte) che in strada (pochissime).
Questi
dati dimostrano che è un fenomeno di cui non si può non parlare ,
ma soprattutto non si può non risolvere . Sì perchè tolto il fatto
che magari la vita di queste persone potrebbe non interessarci , in
realtà ci riguarda o almeno riguarda le persone che hanno dei
rapporti con loro.
Se si
fa un calcolo molto approssimativo di due persone a testa per ogni
sex workers si arriva a circa a 100 mila utenti . Contando inoltre
che i dati stimati sono molto approssimativi così come i nostri
calcoli , si può ben notare che i numeri sarebbero decisamente più
elevati .
Detti
questi dati che potrebbero più o meno interessarci , cerchiamo di
tornare su un punto di vista sociologico , politico ed economico . la
prostituzione in italia non è mai stata considerata come illegale ,
ma è illegale (come è giusto che sia ) quella minorile . Da un
punto di vista politico è sorprendente pensare che nessuno ne parli
e che a fine anni 80 la legge Merlin non abbia risolto nulla se non
un aumento della prostituzione in strada . Da un punto di vista
economico il fenomeno non è mai stato legalizzato e quindi di
conseguenza lo stato non controlla ne percepisce alcun introito .
Analizzando
la situazione possiamo quindi dire che il tutto si ricollega , una
non legalizzazione non permette, sia una semplice statistica sia il
contrasto alla prostituzione minorile e allo sfruttamento , in più
lo stato non percependo nulla non è incentivato a produrre risultati
. Se si considera la politica … beh di casi visibili ne
abbiamo tanti , ma anche se non volessimo generalizzare ; chi
fosse contro verrebbe comunque a scontrarsi con interessi di lobby
ben più forti .
Insomma
il problema e le soluzione sono chiarissime .basterebbe fare piccole
cose che nessuno fa o propone : eliminare la prostituzione in strada
, attuare maggiori controlli , riinstituire le case chiuse , attuare
maggiori controlli sanitari , e attraverso gli introiti statali
,attuare un maggiore contrasto alla criminalità che controlla il
fenomeno.
Pensando
in termini economici è stato dimostrato che una legalizzazione
porterebbe allo stato dai 3 miliardi di euro in sù all’anno ,
pochi ? beh se li pensiamo in maggiori finanziamenti per polizia e
organizzazione socio-umanitarie , sarebbero più che utili per
garantire maggiore lavoro e benessere.
sembra
un pò difficile da realizzare , ma con volontà comune e con le
persone giuste al posto giusto si potrebbe come minimo raggiungere il
livello di benessere sociale (almeno su questo argomento) che viene
rappresentato da alcuni stati europei come la tanto recriminata
Germania , e magari dare un esempio !
certo
è ovvio , tutto sembra urgente al momento , tanto urgente da portare
a non realizzare nulla , ma magari riusciremmo a rendere la vita
migliore per qualcuno in più e renderla disagevole per qualcuno in
meno . una minoranza certo ! ma chissà se un giorno si
riuscisse a realizzare uno dei tanti Sogni per domani.
Fabrizio Fuin
GDTO
Commenti
Posta un commento