Tutti
sanno ormai che il QE proposto da Mario Draghi è un’intervento
che, attraverso
l’immissione di liquidità nel sistema bancario europeo, dovrebbe
consentire di acquistare i titoli di stato dei vari Paesi
dell’Unione e
quindi assegnare a ciascun Paese denaro fresco da far circolare nelle
singole economie, in varie forme.
In
questi giorni si sono susseguiti i
dubbi, le incertezze e le indiscrezioni su molti aspetti del
quantitative easing,
ma al di là delle caratteristiche tecniche ,comunque fondamentali, è
opportuno considerare anche quali potrebbero essere le conseguenze
sull’unione europea e sulla sua tenuta nel 2015.
Il quantitative
easing è un intervento divenuto ormai quasi leggendario: se ne parla
da quasi tre anni, da quando Draghi pronunciò il famoso «Whatever
it takes», la promessa di fare tutto il necessario che per molto
tempo è bastata a tenere buoni i mercati,la deflazione però non si
è arrestata e per dare credibilità della propria parola è stato
necessario usare il famoso Bazooka della BCE
Tutti i Paesi
dell’Eurozona ,secondo stime ,trarrebbero da questo intervento ,
enormi benefici non solo i soliti paesi del sud Europa (come
Grecia,Spagna,Portogallo e Italia) ma anche i più rigoristi come la
Germania
Una
iniezione di denaro all'interno del sistema economico europeo ,
permetterebbe la diminuzione dei tassi di interesse e quindi dello
spread , l'abbassamento dei tassi di cambio euro /dollaro e
l'innalzamento dell'inflazione.
Per
ciò che riguarda la diminuzione dei tassi di interesse , gli stati
solitamente più in difficoltà (Spagna,Grecia,Italia ecc) vedrebbero
calare gli interessi da pagare nei confronti dei propri investitori
stranieri e quindi meno tasse per tutti .
L'abbassamento
dei tassi di cambio permetterebbe alle imprese europee esportatrici
di vendere molti più prodotti sui mercati esteri per un minor valore
del denaro e migliori condizioni per investire in Europa .
L'aumento
dell'inflazione permetterebbe la crescita dei salari e quindi
dell'occupazione
….perciò
, che dire ? Una mano per uscire fuori dal guado .
Ciò
che è interessante considerare è che senza volerlo o anche se
limitatamente , si è finalmente creata un europa unita nella
solidarietà economica tra i suoi vari componenti. L'intervento di
iniezione di denaro è al 20% condiviso da tutti gli stati europei .
Minori differenze , maggiore unità e minori luoghi comuni tra noi
europei
In
un prossimo futuro si potrà guardare a questi eventi come un inizio
, un vero inizio di una condivisione degli sforzi europei , di tutti
: italiano o tedesco che tu sia, nel bene o nel male .
In
parte è già accaduto con la piccola Grecia . Abbiamo comprato il
loro debito non per trarne vantaggi , ma per salvare un paese dalla
sua bancarotta e dalla nostra rovina. Irrimediabilmente abbiamo
condiviso i suoi sforzi e ci siamo legati l'uno con l'altro più che
in molte altre occasioni
Dobbiamo
finirla di pensare che l'Europa è male , che non funziona . Siamo
noi stessi a farne parte e tutti concorriamo a garantire la
solidarietà e i diritti che in Europa sono nati, siamo tutti
impegnati e legittimati a migliorare ciò che è stato creato da
grandi leader se non accadrà in poco tempo , sicuramente il sogno
dell'Europa unica e indivisibile sarà sempre più realistico.
Fabrizio Fuin
GDTO
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