Sono
le persone che nessuno immagina che possano fare certe cose, quelle
che fanno cose che
nessuno può immaginare. Le parole di Alan Turing
si riferivano all'orrore con cui cercava di spiegarsi perché
l'essere umano possa arrivare a compire certi gesti, privi di senso
quanto assurdi. Vorremmo non dover più commentare episodi di questo
tipo a pochi giorni da un evento altrettanto grave avvenuto a Varallo
Sesia ai danni di una studentessa disabile, ma non si può lasciar
passare nel dimenticatoio ció che é successo a Stefano, ragazzo di
21 anni, di ritorno da una serata in discoteca. La sua unica "colpa"
essere gay, motivo a quanto pare sufficiente per altri coetanei
seduti bello stesso pullman per mandarlo in ospedale con un occhio
nero, ma una ferita molto più profonda nel suo cuore. Contro tutte
le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, sulla
provenienza etnica, sulla disabilità e sull’età bisogna fare
molto evidentemente,anche in grandi città come Torino dove questa
ultima di un numero purtroppo sempre troppo grande di aggressioni,
immotivate nei principi quanto nella scellerata cattiveria che spinge
anche giovani e incerti ragazzi compiere certi gesti. Ma cosa li
spingerà? Quale può essere la leva che mobilità la loro violenza,
e soprattutto quanto si può fare affinché non si giustifichi più
tale scompenso sociale con l'ignoranza su temi che dovrebbero essere
ormai superati nel terzo millennio di civiltà. Rispetto del
prossimo, riguardo nei confronti dell'usanza altrui, stima per le
scelte che ognuno fa per se,per la sua vita,e per la sua sfera
sessuale. Inizia oggi la settimana antirazzista e proprio a Torino si
svolgerà una manifestazione pacifica,mano nella mano per le vie
della città per far capire che la diversità é solo un pregiudizio
della mente che facilmente si lascia condizionare dal vizio di forma.
Per aiutare a comprendere quanto sia importante lasciare liberi gli
altri di essere anche ció che é distante da noi, perché é di
sicuro una ricchezza più che una minaccia. Per capire che
l'orientamento sessuale delle persone é una libera scelta che più
rispecchia ció che la natura ha dato ad ognuno, e che come una
tavolozza di colori, possono essere combinati nelle varianti più
diverse, sfumature più chiare o più scure, ma tutte con il solo
vero scopo di renderci unici. Stefano guarirà presto per fortuna,ma
la paura di chi come lui ha scelto di essere se stesso, delle
famiglie spesso titubanti, di chi assiste a fatti di ordinaria follia
come questi purtroppo porterà segni per sempre. In molto paesi del
mondo ci sono leggi a tutela delle minoranze anche sessuali avvenute
dopo sangue e sofferenze, in molti paesi del mondo alcune culture
cercano di distorcere la vera anima delle persone, mai cattive per
nascita ma solo per scelta, spesso giustificate da quella che molti
definiscono la stabilizzazione della "normalità". Ma come
fa a piacere la violenza per stabilire la normalità? E cos'è poi
questa normalità? Il mondo sarebbe un posto migliore se le persone
fossero un po'meno normali e molto più se stesse.
Queste
righe sono un inizio di un gran lavoro che dovrebbe coinvolgere
tutti, famiglie e istituzioni, scuole e giornali, affinché si
combatta l'ignoranza e il suo terribile seme del pregiudizio per
evitare che la "normalità" e consuetudine stabilita non si
sa mai nemmeno da chi possa soffocare il nostro mondo, così bello
proprio perché sfaccettato e composito.Guarisci
Stefano, e combatti ancora
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