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IL CONCETTO E': NIENTE PIU' BULLI A SCUOLA!

Denudato e depilato durante una gita, picchiato perché gay o perché non ha finito la versione per tutti i compagni in tempo, insultata sul profilo facebook dai compagni tanto pesantemente che lei non ha retto....

La lista dei casi di violenze psicologiche oltre che fisiche di questo tipo, soprattutto nelle scuole potrebbe continuare, nella nostra città come in tutto il resto del paese. Violenza gratuita, spesso attuata da gruppi di compagni che si alleano per schernire e divertirsi della sofferenza dell'altrui compagno sino a livelli inimmaginabili e incomprensibili dal buon senso, dall'umanità e soprattutto dalla freschezza della giovane età... Ma tant'è, di episodi Bullismo e Cyberbullismo le pagine dei giornali si riempiono sempre di più, con la stessa rapidità si archiviano, ma con altrettanta violenza si ripetono ad ogni ordine e grado sociale.

Il Bullismo è un'azione di violenza, un malessere sociale che spesso si manifesta a più livelli, ma sempre più frequentemente sin dalla tenera età, in cui uno studente è oggetto di prevaricazioni, esposizioni ed azioni offensive da parte di uno o più compagni, oggi giorno soprattutto da gruppi di adolescenti che trovano proprio in questa unione la loro forza devastante.
Recenti ricerche dimostrano come oggi ben 1 ragazzo su 2 sia esposto a tali maltrattamenti, che spesso feriscono non solo nel corpo con segni tangibili, privazioni di oggetti personali e minacce, ma anche con offese sulla propria persona, famiglia, scelte e orientamenti sessuali, provocando nelle vittime evidenti stati di ansia, depressione, malessere fisico, e spesso disturbi correlati di alimentazione, movimento, problemi di studio e relazionali, deficienze comportamentali e altri deficit che spesso fanno da copertura alle storie subite e mai raccontate dalle vittime. Si vergognano, cercano di nascondersi, a volte denunciano i loro gridi di dolore e di rabbia in gesti sconsiderati, atti oltraggiosi o eccessivi, lettere di volontà a porre una fine a questa sofferenza...

Al momento la legislazione non prevede norme che regolino tale piaga sociale ( a meno che non vi siano presenze di reati previsti dal codice penale quali percosse - art 581, ingiurie - 594/95, minacce - art 612, e danni alle cose - art 635, responsabilità civili, e poi distinguendo tra reati commessi da minori o maggiorenni), così come sono sprovviste ancora molte scuole dove spesso il fenomeno inizia, di programmi ad hoc per affrontare il problema, arginarlo e prevenirlo con l'arma più potente di cui si possa disporre oggi, la cultura.

Proprio nei giorni scorsi si è tenuto però in Senato un incontro per dire basta al Bullismo nelle scuole attraverso azioni di prevenzione e contrasto previsto dal Safer Internet Centre in Italia. Il ministro Giannini ha presentato il sistema di novità di quest'anno con cui il Miur intende unire scuole famiglie e studenti investendo in azioni mirate e contenitive oltre che di recupero delle situazioni in questione per diffondere conoscenza di sé e dei propri compagni oltre che del mondo circostante e di internet, ma soprattutto della responsabilità che si ha nei confronti di tutti questi fattori. Un progetto che si affianca al "Smonta il bullo", sempre previsto dal Ministero per combattere e sensibilizzare contro il problema così dilagante.
Accanto al MIUR per fortuna sono tanti gli enti, le associazioni che si sono lanciate in campagne e azioni continue affinché la lotta contro il Bullismo - e del suo fratello Cyber data la radicale presenza sui social anche dei giovani - sia un costante monito per evitare situazioni drammatiche che tutti i giorni accompagnano la nostra vita e il disagio silenzioso di molte vittime spaventate, come l'esempio di Sostegno Azzurro (http://www.azzurro.it/sostegno).
Nella nostra città segnaliamo tra gli altri, una guida per i genitori messa a disposizione dal comune di Torino (http://www.comune.torino.it/vigiliurbani/pdf/decalogobullismo.pdf) e il "Nucleo di Prossimità" per segnalare i casi abituali (via Bologna, 74 tel. 011.01134300), oltre che il Telefono Azzurro (Corso Rosselli, 128/A; Telefono 011.4831104, numero verde 800 090.335) con la sua campagna "Non stiamo zitti" per rompere il silenzio di queste drammatiche situazioni, pronti 24 h al giorno a ricevere richieste di aiuto al numero gratuito 1.96.96, la chat, le app e i social network. Per altro, il 18 e 19 aprile con FERMA LA VIOLENZA CON UN FIORE, potremo acquistare nelle piazze italiane una pianta aiutando con la donazione offerta l'associazione con un gesto concreto.

Fermiamo la violenza, acceleriamo con la tolleranza. Niente Bullismo nelle Scuole.


Eleonora Averna
GDTO

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