"Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine! Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire!” Con queste parole, pronunciate da Sandro Pertini il 25 aprile 1945, il CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) si pone alla testa dell’ultima sortita di una guerra di Resistenza, che si trascinava da ormai due anni e mezzo. Insorgono le città del nord, giorni prima dell’arrivo degli Alleati già si combatteva e tedeschi e repubblichini erano cacciati dalle loro posizioni. Come in un racconto biblico, per sette giorni s’udirono rumori di lotta, poi dal 1 maggio tacquero i fucili e tornarono a parlarsi le persone: il 2 maggio,a Caserta, gli ufficiali tedeschi firmarono la resa definitiva, in rappresentanza anche della Repubblica Sociale, non riconosciuta e quindi non ammessa al tavolo delle tratta
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