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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Jo, le tue idee sulle nostre gambe

Ci hanno insegnato che la buona politica è quella che si fa tra le persone, sui territori, mettendosi al servizio di una comunità e facendosi interpreti delle sue istanze, dei suoi bisogni e qualche volta, quando si riesce, dei suoi sogni. Ci hanno insegnato che la sinistra e il progressismo ci mettono accanto ai più deboli per combattere battaglie di giustizia e uguaglianza e che essere politici di sinistra significa mettere la propria voce a disposizione di chi voce non ha, sentendo le ingiustizie che subiscono altri sulla nostra pelle. Sappiamo che l’unione fa la forza e che essere europei, oltre che italiani, fa di noi cittadini del mondo più consapevoli e fortunati.  Per questo l’omicidio di Joanne Cox ci tocca nel profondo. Senza che noi la conoscessimo fino a ieri, è stata una di noi: ha combattuto le nostre battaglie ha messo se stessa a servizio delle persone e si è impegnata per la costruzione, passo dopo passo, di un mondo più giusto. Derubricare il suo barbar

Ecco perché voto Fassino

Molte sono state le occasioni per formarmi un giudizio strutturato sui due concorrenti alla carica di Sindaco. Ieri, a coronamento di una campagna elettorale molto intensa, è stata la volta del loro confronto al Teatro Carignano, autentica perla di questa meravigliosa città. Ieri, a mio avviso, Fassino ha surclassato la sua avversaria sotto ogni punto di vista, ma procediamo con ordine. Fassino inizia, parlando dell’impatto che ha avuto la crisi sull’economia nazionale e, in modo specifico, su Torino in quanto città industriale (essendo l’industria uno dei settori più colpiti). Afferma che la crisi non ha riguardato tutti allo stesso modo e che la città ha dato delle risposte alle persone che hanno patito la crisi più di altri. La parola quindi passa all’Appendino che va all'attacco, ripetendo che il problema della povertà esiste e non si può far finta di niente come Fassino (che però aveva appena finito di parlare dell’impatto della crisi e delle politiche attuate in risposta

''I love you mommy.''

Immaginate di essere ad una festa. Ad una festa con dei vostri amici. Magari state festeggiando il vostro compleanno o la fine degli esami. Vi state divertendo insieme a persone a cui volete bene. Finch é , dalla porta principale, una persona, un ragazzo come voi, entra e decide di porre fine a tutto. Decide che non siete degni, puri, umani. Decide che la vostra vita non merita di essere vissuta. Inizia a sparare. Voi cercate di nascondervi, di scappare, ma è tutto inutile. Siete in trappola. E il vostro pensiero in quel momento, comunque vada, è di far sapere a vostra madre che le volete bene. Che è l'ultima persona a cui state pensando prima di lasciare questo mondo. ''I love you mommy. I'm gonna die'' Questo, è solo un frammento di ci ò che hanno provato i ragazzi del Pulse. Uccisi e feriti a causa dell'odio e dell'ignoranza. La facilit à con cui quell'uomo è riuscito ad impossessarsi di armi da fuoco che hanno tolto la vita a 50 person

Tax fredoom day: notizie buone, ma non troppo

Il 3 giugno è il "tax freedom day". Infatti, attraverso un interessante lavoro, l'Ufficio studi della CGIA di Mestre ha calcolato che su 365 giorni ben 154 servono agli italiani per pagare le tasse. Attraverso questo calcolo basato sulla ricchezza prodotta e sul carico fiscale presente nel nostro paese, il 3 giugno astrattamente è il giorno in cui gli italiani cominciano a lavorare a beneficio delle proprie tasche. Rispetto all'anno scorso c'è stato un miglioramento: 3 giorni in meno di lavoro dedicati al pagamento delle tasse, ma 7 in più rispetto al 2006. L’anticipo di alcuni giorni rispetto al 2015, è legato principalmente al taglio della Tasi. Quest’anno, infatti, le famiglie, a eccezione di quelle proprietarie di ville, castelli e palazzi di pregio storico, non pagano la Tasi sulla prima casa, risparmiando circa 3,5 miliardi di euro . Le imprese, invece, non sono tenute al versamento dell’Imu sugli impianti imbullonati, da cui deriva una riduzione di