OGGETTO: predisposizione segnalazioni semaforiche "gay friendly"
Premesso il costante impegno dei GD di Torino nel supporto alle politiche di sensibilizzazione contro l'omofobia e qualunque tipo di discriminazione razziale, religiosa e di orientamento sessuale;
Premesso il permanere sul territorio cittadino di realtà associative sempre più coinvolte in progetti di informazione e riforma culturale che permettano una maggiore conoscenza e coscienza dei bisogni di tutti i cittadini, rispettandone orientamenti sessuali e identità di genere;
Premesso il sorprendente livello di partecipazione alla recente edizione del Torino Pride, l'imminente TDoR (Transgender Day of Remembrance) ormai giunto alla decima edizione, per la lotta contro il pregiudizio e l'omotransfobia, il patrocinio delle istituzioni locali quali Regione, Città Metropolitana e Comune, e la costante presenza sul territorio di richieste sempre più precise e mirate al soddisfacimento di esigenze di uguali diritti per tutti
Il gruppo GD di Torino
Propone al Comune di Torino l'installazione di segnalazioni semaforiche "gay friendly" lungo il percorso cittadino, nei pressi degli attraversamenti pedonali della zona ZTL, il centro cittadino, almeno per il momento, affinché risulti evidente l'impegno della città nel sostegno delle tematiche LGBT, delle loro richieste e della loro legittimazione nei confronti della società
Seguendo l'esempio di Vienna, città austriaca teatro dell'ultimo Eurovision Song Contest, chiediamo che anche nella nostra città vengano predisposti segnali semaforici per i pedoni dove vengano contraddistinte le sagome colorate di rosso e di verde per la regolazione del traffico con le coppie lesbiche (due donne), gay (due uomini) ed etero (uomo-donna). La posizione dei semafori nella zona centrale della città permetterebbe la loro grande visibilità per tutti i passanti e rappresenterebbe un segnale tangibile di svolta verso il riconoscimento della libertà di tutti.
Auspichiamo quindi un tangibile segnale di appoggio e sostegno per la lotta contro ogni forma di omotransfobia.
Eleonora Averna - Giovani Democratici di Torino
Approvato all'unanimità dal circolo GDTO il 28 Ottobre 2015
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Ecobotellon
Strisce blu e Qualità dell'aria
La
città
di
Torino è
diventata
nel corso degli ultimi anni, a partire dalle Olimpiadi del 2006 fino
al ruolo di capitale europea dello sport 2015, una città
sempre
più
cosmopolita
ed importante nel panorama nazionale ed internazionale. Inoltre, il
fatto di avere un polo universitario di grande rilievo come il
Politecnico e la nuova università
del
campus Luigi Einaudi, ha fatto sì
che
sempre più
giovani
arrivino a Torino per trascorrere il periodo universitario.
Quest'incremento di studenti universitari ha creato molteplici
vantaggi per la cittadinanza,. però,
ovviamente, il fatto che ci siano così
tanti
giovani che ormai abitano la nostra città
porta
ad una maggiore importanza di alcuni luoghi adibiti alla presenza di
ragazzi universitari ad
esempio biblioteche, aule studio, parchi, eccetera.
Oltre a tutti questi luoghi legati alle attività
diurne
degli studenti si è
creata
l'esigenza di avere anche dei luoghi di ritrovo serali per coloro che
durante il week-end si spostano nelle strade di Torino. Nonostante
l'incremento di giovani dell'età
compresa
tra i 19 e i 27 anni, negli ultimi anni si è
assistito
alla chiusura di alcuni locali storici come quelli dei Murazzi e non
ultimi i locali della zona di San Salvario posti sotto sequestro.
Essi sono stati chiusi per ragioni ovviamente legittime però
tutto
ciò
non
porta sicuramente ad un minore bisogno dei giovani di trovare luoghi
di ritrovo serali.
Il
Botellon nasce in Spagna in alcune città
universitarie
come ad esempio Madrid, Barcellona, Valencia e Siviglia. Questa
tradizione prevede che i giovani portino con sé
le bevande
da consumare all'aperto per socializzare. Inizialmente il Botellon
portava in piazza intorno alle 500 persone, invece l'evento di
venerdì
27
febbraio ai giardini Cavour ha raccolto più
di
3000 persone. La disorganizzazione dell'evento ha creato molti
disagi: infatti, i ragazzi riunitisi nei giardini, hanno abbandonato
le bottiglie vuote per terra visto che i bidoni erano stracolmi e
hanno utilizzato le strade per minzionare. Il mattino dopo i
residenti hanno trovato i giardini in una situazione degradata
sicuramente spiacevole (soprattutto dopo il recente divieto per i
bambini di giocare a pallone nel parco) e alcuni esponenti politici
locali, come reazione a questo avvenimento, si sono
scagliati
contro gli organizzatori del Botellon, minacciando denunce e
provvedimenti molto forti. Sicuramente deve essere sottolineata la
gravità
del
lasciare spazi pubblici ridotti in uno stato non consono, però
soffocare queste iniziative non le cancella, ma semplicemente le
sposta in altri luoghi e con altri nomi. Infatti, non è
la
prima volta che si verifica un evento del genere: basti pensare alla
festa privata privata in casa da un ragazzo e a cui hanno partecipato
centinaia di persone provocando non pochi disagi. Quindi, continuando
con questa politica repressiva non si fa altro che perseguitare dei
ragazzi che vorrebbero riappropriarsi delle piazze cittadine e dei
luoghi pubblici, senza risolvere il problema.
Visto
che facciamo parte di una giovanile e siamo tutti ragazzi sotto i
trent'anni per la maggior parte studenti o comunque persone che
venerdì
e
sabato sera spesso faticano a trovare un locale che possa ospitare
più
di
cinque persone al loro interno, fermo restando che il rispetto delle
regole è
imprescindibile
e che evidentemente gli organizzatori non pensavano di ottenere una
partecipazione così
allargata,
non è
con
condanne (di entità
addirittura
carcerarie) che si gestiscono gli spazi e le possibilità
di
aggregazione giovanile! Piuttosto favorendo lo sviluppo di un senso
di responsabilità
collettiva
e con una migliore sinergia tra il Comune e la cittadinanza.
Chiediamo,
quindi, al Sindaco di provare a cercare una soluzione più
aperta
in modo tale da poter continuare ad avere feste che aggreghino
persone, che arrivano da diverse parti d'Italia e anche da altre
parti del mondo, che vedono in questi momenti di svago la possibilità
di
conoscere persone nuove e creare nuovi legami. Ieri è stata la festa
in casa, oggi il Botellon, domani? La forza aggregatrice di internet
è dirompente ed è necessario immaginare buone pratiche per
alleviare i disagi che questi eventi estemporanei portano con sé. È
la
città
di
Torino a volere maggiori eventi di questo genere, basti pensare alla
"Cena in bianco", ad esempio, che ormai raccoglie migliaia
di persone nelle nostre piazze. Rendiamo il Botellon, un
"Ecobotellon", in cui venga richiesto a tutti i
partecipanti di portare con sé
sacchetti
di plastica da riunire in uno o più
punti
strategici per la raccolta della spazzatura, in modo tale che si
possa facilitare la pulizia delle strade e per un maggior rispetto
dei luoghi pubblici.
Per
questo proponiamo:
- L'apertura di un portale in cui chiunque voglia organizzare un evento possa comunicarlo tempestivamente al Comune e in cui possa trovare delle linee guida per riuscire a farlo al meglio.
- Una maggiore apertura da parte del Comune. Una chiusura a priori ad eventi di questo genere, che sicuramente non appartengono alla nostra tradizione, ma che sono una conseguenza dell'importanza che Torino sta avendo come polo universitario internazionale, non è la soluzione politica adeguata nel perseguire la visione di una città dinamica e attenta a tutte le possibilità di aggregazione e di appropriazione degli spazi pubblici nel rispetto delle regole del vivere civile.
Cristina
Imoli - Giovani Democratici di Torino
Approvato all'unanimità dal circolo GDTO il 17 marzo 2015
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Strisce blu e Qualità dell'aria
Premesso che la Città di Torino in base ai dati del 2014, nonostante l'impegno del Comune per le politiche a protezione dell'ambiente, si conferma una delle città italiane con il più alto tasso di inquinamento dell'aria. I dati sono stati diffusi da Legambiente nel rapporto annuale "Mal'aria" (http://www.legambiente.it/treno-verde-2014/dossier).
Rilevato che dall'inizio dell'anno ad oggi la soglia massima di Pm10, le cosiddette polveri sottili, ha superato i limiti consentiti dalla legge un giorno su due. I dati provengono dal rapporto provvisorio di Legambiente (http://www.legambiente.it/…/co…/mal-aria-2015-di-legambiente).
Appreso che la cattiva qualità dell’aria nelle aree urbane è alla base di una procedura d’infrazione relativa alla mancata applicazione della direttiva 2008/50/CE aperta nel luglio 2014 contro il nostro Paese (http://eur-lex.europa.eu/…/LexUriServ.douri=OJ:L:2008:152:0…).
Considerato infine che i parcheggi a pagamento (generalmente denominati "strisce blu") di cui oggi il Comune di Torino dispone sono più di 50.000. In questi posti auto la sosta a pagamento è in vigore dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 19.30. L’area delle strisce blu è suddivisa in tre macro zone: la sosta nella ZTL Centrale costa € 2,50 l’ora, la sosta a tariffa ordinaria € 1,50 e la sosta oraria a tariffa ridotta € 1,30 (http://www.gtt.to.it/parcheggi/sosta).
I Giovani Democratici propongono alla Giunta del Comune di Torino la possibilità di sosta gratuita sulle strisce blu per le auto elettriche, e a tariffa agevolata (riduzione del 50%) per le auto Euro 5 e superiori, prevedendo queste agevolazioni sia per i contrassegni singoli sia per gli abbonamenti. Questa scelta incentiverebbe l'acquisto delle auto a minor tasso di inquinamento presenti oggi sul mercato.
Secondo quanto stabilito dal Parlamento Europeo, dal settembre 2009 ogni veicolo di nuova produzione deve rispettare la normativa Euro 5. Con lo stesso regolamento il PE ha definito i paramenti che regolano l'omologazione dei veicoli rispettanti la normativa Euro 6, la quale prevede una riduzione di livello dei NOx (gas nocivi) da 180 a 80 mg/km. La normativa Euro 6 entrerà in vigore dal settembre 2015, per l'immatricolazione e la vendita dei nuovi tipi di auto ecologiche.
In questa direzione si sono già mossi il Comune di Roma guidato dal sindaco Ignazio Marino e il Comune di Milano con il sindaco Giuliano Pisapia. Molte altre città italiane stanno seguendo il loro esempio: Napoli, Bologna, Cagliari solo per citarne alcune. Se il Comune di Torino seguisse questa strada porterebbe avanti un'azione concreta ed efficace di contrasto all'inquinamento cittadino, e dimostrerebbe inoltre un positivo ascolto delle istanze dei Giovani Democratici.
Francesco Schmidt - Giovani Democratici di Torino
<<< Votato all'unanimità >>>
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Riunione di Circolo 18/11/2014
ODG & Mozioni proposte al voto e alla discussione degli iscritti
+++ PEDONALIZZARE IL CENTRO DI TORINO
SI PUO' FARE: INIZIAMO SUBITO DA VIA ROMA PEDONALE! +++
I
Giovani Democratici di Torino chiedono al Sindaco Fassino, alla Giunta
Comunale e al gruppo consigliare del Partito Democratico di avviare un
percorso che porti alla pedonalizzazione del centro città entro il 1
maggio 2015 in occasione di EXPO.
In un
momento di forte crisi economica, non si può aspettare ulteriormente a
utilizzare tutte le risorse che una città possiede; in particolare non
si può aspettare nel completare la valorizzazione del suo centro storico
per incrementare le potenzialità turistiche e culturali della città di
Torino, creando così nuove opportunità di lavoro per i giovani.
L'avvinarsi
del prossimo anno con la concomitanza di una serie di importanti eventi
civili e religiosi, una coincidenza temporale piuttosto rara, richiede
che la città sappia cogliere questa grande opportunità.
Infine
il successo della pedonalizzazione di Via Garibaldi, di Via Lagrange e
di Via Carlo Alberto e il forte consenso dimostrato dagli stessi
abitanti torinesi per provvedimenti volti alla chiusura alle auto per
migliorare la qualità di vita del centro città, sono uno stimolo a
procedere senza ulteriori indugi.
Proponiamo quindi tre passi per arrivare all'obiettivo:
1) Pedonalizzare Via Roma e Piazza Castello
2) Allargare la ZTL (zona a traffico limitato) all'intera giornata
3) Procedere alla chiusura delle vie laterali
E'
tempo di rompere gli indugi, siamo per la Politica che attua le
promesse elettorali, che ci mette coraggio e cuore per far arrivare la
città di Torino pronta ai grandi eventi del 2015.
I Giovani Democratici di Torino
Presentato da Marco Titli
Presentato da Marco Titli
+++ OGGETTO: proposta BIBLIO-GD +++
Considerato che
la cultura è incontro, occasione di
scambio e crescita, capacità che la nostra mente ha
di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i
nostri rapporti con gli altri.
Considerato inoltre che
la biblioteca è un luogo promotore di
cambiamento sociale attraverso la diffusione di testi diversi e
interscambiabili, diversi punti di vista consultabili per sviluppare
un senso di prospettiva.
Rilevato che i GD di Torino non hanno
una biblioteca dove poter trovare e consultare documenti, libri e
riviste per proprie ricerche o letture.
Constatato che il Bookcrossing è un
efficace metodologia di scambio di testi arrivato in Italia da poco e
già di rilevante successo, prevedendo la libera circolazione di
testi privati da mettere a disposizione della comunità in uno spazio
registrato sul sito internet appositamente dedicato, il quale prevede
relative procedure di registrazione dei libri e di circolazione degli
stessi.
Il circolo GD si impegna a istituire la
biblioteca nei tempi e nei costi idonei compatibili con le linee
guida del circolo, prevedendo nello specifico:
- apporto di libri personali di ogni iscritto da mettere a disposizione per la lettura e la visione da parte degli altri GD secondo il bookcrossing di cui sopra
Il progetto BIBLIO-GD utilizzerà i
locali consoni alla conservazione, scambio e consultazione dei testi.
Firmataria
Eleonora Averna
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Oggetto:
Intitolazione
area pubblica a "I ragazzi di Utøya"
PREMESSO CHE
- Il 22 luglio 2011 presso l'isola di Utøya, in Norvegia, un fanatico ha ucciso 69 ragazzi di età compresa tra i 17 e i 20 anni, ivi radunatisi, in occasione del campeggio estivo organizzato da Arbeidernes Ungdomsfylking (AUF, la Lega dei Giovani Lavoratori, movimento giovanile affiliato al Partito Laburista Norvegese).
- Tale attacco è stato preceduto dall'esplosione di una bomba al Regjeringskvartalet, in Oslo, sede di alcuni uffici del governo norvegese.
- Tali attentati sono senza dubbio definibili come attacchi terroristici coordinati, attuati contro il governo, contro un campo politico estivo e contro la popolazione civile della Norvegia.
- Le dinamiche degli attentati sono state caratterizzate dall’impiego di metodologie paramilitari.
- Tale gesto, studiato con inconcepibile meticolosità e lucidità, ha sconvolto la Norvegia, l'Europa ed il mondo intero.
CONSIDERATO CHE
- Tale atto terroristico affonda le radici nella contrapposizione politica violenta e nell'odio nei confronti di chi professa idee diverse dalle proprie.
- Ogni atto terroristico deve essere condannato con forza da qualsiasi comunità, nazionale ed internazionale.
- Perpetrarne la memoria è fondamentale perchè tali atti non si ripropongano.
CONSIDERATO INOLTRE CHE
L'intitolazione di un luogo della città a "I ragazzi di Utøya"
• Ricorderebbe il tragico evento ed, al tempo stesso, si richiamerebbe la difesa di quei valori democratici fondanti della nostra Repubblica.
• Esprimerebbe solidarietà e vicinanza alle vittime ed ai superstiti.
• Potrebbe costituire un monito ai giovani, affinché aborrano metodi violenti e prevaricatori nei confronti degli avversari politici.
• Potrebbe aiutare i giovani ad avere fiducia nelle istituzioni e nei percorsi democratici ed, in nome di questi, impegnarsi senza timori.
• Potrebbe evitare che venga archiviato nell'indifferenza della coscienza collettiva della cittadinanza un atto così spietato ed organizzato in stile militare, da un terrorista cosciente del massacro compiuto, del quale non si è mai pentito e che ha sempre rivendicato.
CONSTATATO CHE
- A Torino, attualmente, non vi sono aree pubbliche intitolate a "i ragazzi di Utøya", né sono ancora pervenute richieste in tal senso.
- Il valore morale e simbolico dell’iniziativa, per le motivazioni espresse sopranzi, sarebbe molto alto.
IL CONSIGLIO DELLA CIRCOSCRIZIONE [___], A DUE ANNI DALLA STRAGE DI UTOYA
- RICORDA le vittime di quell’orrenda strage ed ESPRIME vicinanza alle loro famiglie ed ai superstiti.
- SOLLECITA la Commissione Toponomastica del Comune di Torino ad avviare l'iter per intitolare un'area pubblica, possibilmente, ma non necessariamente, all’interno della Circoscrizione [__], a "I ragazzi di Utøya", ritenendo doverosa, per le motivazioni espresse in narrativa, tale intitolazione.
- SI RISERVA di indicare, eventualmente, un'area idonea per tale intitolazione attraverso una opportuna mozione elaborata di concerto.
PREMESSO CHE
- Il 22 luglio 2011 presso l'isola di Utøya, in Norvegia, un fanatico ha ucciso 69 ragazzi di età compresa tra i 17 e i 20 anni, ivi radunatisi, in occasione del campeggio estivo organizzato da Arbeidernes Ungdomsfylking (AUF, la Lega dei Giovani Lavoratori, movimento giovanile affiliato al Partito Laburista Norvegese).
- Tale attacco è stato preceduto dall'esplosione di una bomba al Regjeringskvartalet, in Oslo, sede di alcuni uffici del governo norvegese.
- Tali attentati sono senza dubbio definibili come attacchi terroristici coordinati, attuati contro il governo, contro un campo politico estivo e contro la popolazione civile della Norvegia.
- Le dinamiche degli attentati sono state caratterizzate dall’impiego di metodologie paramilitari.
- Tale gesto, studiato con inconcepibile meticolosità e lucidità, ha sconvolto la Norvegia, l'Europa ed il mondo intero.
CONSIDERATO CHE
- Tale atto terroristico affonda le radici nella contrapposizione politica violenta e nell'odio nei confronti di chi professa idee diverse dalle proprie.
- Ogni atto terroristico deve essere condannato con forza da qualsiasi comunità, nazionale ed internazionale.
- Perpetrarne la memoria è fondamentale perchè tali atti non si ripropongano.
CONSIDERATO INOLTRE CHE
L'intitolazione di un luogo della città a "I ragazzi di Utøya"
• Ricorderebbe il tragico evento ed, al tempo stesso, si richiamerebbe la difesa di quei valori democratici fondanti della nostra Repubblica.
• Esprimerebbe solidarietà e vicinanza alle vittime ed ai superstiti.
• Potrebbe costituire un monito ai giovani, affinché aborrano metodi violenti e prevaricatori nei confronti degli avversari politici.
• Potrebbe aiutare i giovani ad avere fiducia nelle istituzioni e nei percorsi democratici ed, in nome di questi, impegnarsi senza timori.
• Potrebbe evitare che venga archiviato nell'indifferenza della coscienza collettiva della cittadinanza un atto così spietato ed organizzato in stile militare, da un terrorista cosciente del massacro compiuto, del quale non si è mai pentito e che ha sempre rivendicato.
CONSTATATO CHE
- A Torino, attualmente, non vi sono aree pubbliche intitolate a "i ragazzi di Utøya", né sono ancora pervenute richieste in tal senso.
- Il valore morale e simbolico dell’iniziativa, per le motivazioni espresse sopranzi, sarebbe molto alto.
IL CONSIGLIO DELLA CIRCOSCRIZIONE [___], A DUE ANNI DALLA STRAGE DI UTOYA
- RICORDA le vittime di quell’orrenda strage ed ESPRIME vicinanza alle loro famiglie ed ai superstiti.
- SOLLECITA la Commissione Toponomastica del Comune di Torino ad avviare l'iter per intitolare un'area pubblica, possibilmente, ma non necessariamente, all’interno della Circoscrizione [__], a "I ragazzi di Utøya", ritenendo doverosa, per le motivazioni espresse in narrativa, tale intitolazione.
- SI RISERVA di indicare, eventualmente, un'area idonea per tale intitolazione attraverso una opportuna mozione elaborata di concerto.
Firme
Torino,
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