Programma
della campagna twitter #Sputtaniamoli - Francesco Schmidt
FISCAL
COMPACT - CRONOSTORIA
Il Patto
di bilancio europeo,
conosciuto anche come Fiscal
compact, è un accordo approvato
da 25 dei 27 stati membri dell'Unione Europea il 2
marzo 2012,
entrato in vigore il 1º
gennaio 2013.
L'accordo è costituito da
una serie di regole che vincolano i paesi UE al principio del
pareggio di bilancio obbligatorio.
Perchè nasce il
Fiscal compact?
La maggioranza degli stati
membri dell'Unione europea partecipa all'unione economica e
monetaria, basata sulla moneta unica (l'Euro) ma le decisioni
riguardanti tasse e spesa pubblica sono ancora di competenza dei
governi nazionali.
Oggi, sostanzialmente, non
esiste un'unione fiscale tra gli stati UE. Il Patto di bilancio
europeo è un passo in questa direzione. Ma non è il primo.
Nel
1997
i paesi aderenti all'UE (in attuazione
di quanto già precedentemente concordato con il Trattato
di Maastricht
del 1992)
hanno adottato il Patto di stabilità
e crescita,
per regolare i criteri di bilancio
pubblico all'indomani dell'introduzione dell’euro. Con questo
accordo gli stati hanno deciso di porre un limite ai disavanzi
pubblici, che se eccessivi, avrebbero potuto compromettere la
stabilità della futura Eurozona. L'accordo poneva quindi limiti al
deficit (entro un massimale del 3%
annuo) e alla percentuale di
indebitamento sul PIL (che doveva rimanere nel limite del 60%).
Il 9
dicembre 2011, su proposta della
Germania, i 17 membri dell'Eurozona hanno concordato la
trasformazione del Patto di stabilità e
crescita nel Patto
di bilancio europeo,
che:
- Irrigidisce i parametri riguardanti il rapporto deficit/PIL e quello debito/PIL
- Rende la Commissione europea garante nel controllare il rispetto degli obblighi da parte dei paesi (prima se ne occupavano i singoli governi e banche centrali)
Il 2
marzo 2012 il Consiglio europeo ha
approvato il nuovo patto fiscale (non hanno firmato Regno Unito e
Repubblica Ceca). L'accordo è entrato in vigore il 1º
gennaio 2013.
Ogni paese, dopo la
ratifica del trattato, ha avuto tempo fino al 1º
gennaio 2014 per introdurre la
regola che impone il pareggio di bilancio nella legislazione
nazionale.
Solo i paesi che hanno
introdotto tale regola possono ora ottenere eventuali prestiti da
parte del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES).
Paesi UE in
Zona Euro che hanno ratificato il Fiscal Compact:
(17)
PAESE UE
|
DEFICIT/PIL
(3%)
|
DEBITO/PIL
(60%)
|
RISPETTO
|
Estonia | 0.3 % | 10.1 % | SI |
Lussemburgo | 0.8 % | 20.8 % | SI |
Finlandia | 1.9 % | 53.0 % | SI |
Germania | 0.2 % | 81.9 % | 1 SU 2 |
Austria | 2.5 % | 73.4 % | 1 SU 2 |
Italia | 2.6 % | 132.0 % | 1 SU 2 |
Slovenia | 4.0 % | 54.1 % | 1 SU 2 |
Slovacchia | 4.3 % | 52.1 % | 1 SU 2 |
Malta | 3.3 % | 72.1 % | NO |
Belgio | 3.9 % | 99.6 % | NO |
Paesi Bassi | 4.1 % | 71.2 % | NO |
Francia | 4.8 % | 90.2 % | NO |
Cipro | 6.3 % | 85.8 % | NO |
Portogallo | 6.4 % | 123.6 % | NO |
Irlanda | 7.6 % | 117.6 % | NO |
Grecia | 10.0 % | 156.9 % | NO |
Spagna | 10.6 % | 84.2 % | NO |
Paesi UE NON
in Zona Euro che hanno ratificato il Fiscal Compact:
(8)
PAESE UE
|
DEFICIT/PIL
(3%)
|
DEBITO/PIL
(60%)
|
RISPETTO
|
Svezia | 0.5 % | 38.2 % | SI |
Bulgaria | 0.8 % | 18.5 % | SI |
Lettonia | 1.2 % | 40.7 % | SI |
Romania | 2.9 % | 37.8 % | SI |
Ungheria | 1.9 % | 79.2 % | 1 SU 2 |
Lituania | 3.2 % | 40.7 % | 1 SU 2 |
Polonia | 3.9 % | 55.6 % | 1 SU 2 |
Danimarca | 4.0 % | 45.8 % | 1 SU 2 |
Paesi UE NON
in Zona Euro che NON hanno ratificato il Fiscal Compact:
(2)
PAESE UE
|
DEFICIT/PIL
(3%)
|
DEBITO/PIL
(60%)
|
RISPETTO
|
Repubblica Ceca | 4.4 % | 45.8 % | 1 SU 2 |
Regno Unito | 6.3 % | 90.0 % | NO |
FISCAL COMPACT - CONTENUTO
- l'obbligo per i paesi con un debito pubblico superiore al 60% del PIL, di rientrare entro tale soglia nel giro di 20 anni, ad un ritmo pari ad un ventesimo dell'eccedenza in ciascuna annualità (mai applicato).
- l'obbligo di mantenere il deficit pubblico sempre al di sotto del 3% del PIL, come già previsto dal Patto di stabilità e crescita (mai applicato).
- l'impegno a inserire le nuove regole in Costituzione o comunque nella legislazione nazionale.
FISCAL
COMPACT - PUNTI DA RICORDARE
- Il Fiscal compact, sotto diversi nomi, è in vigore dal Trattato di Maastricht del 1992, ossia da 22 anni
- Le sanzioni previste per i trasgressori non sono mai state applicate e mai lo saranno, anche perchè i primi ad essere colpiti sarebbero Germania, Francia, Olanda, Belgio...
- L'unica “sanzione” che potrebbe davvero colpirci sarebbe il divieto di accesso ad eventuali prestiti da parte del Meccanismo Europeo di Stabilità (il “Fondo salva-stati”) qualora non inserissimo il pareggio di bilancio in Costituzione.Noi non abbiamo mai richiesto un singolo euro a questo fondo.Anzi siamo noi ad aver prestato denaro agli stati Ue che ne hanno fatto richiesta e partecipiamo al capitale autorizzato del MES con 125 miliardi di euro (18% circa del totale)
- Gli euroscettici che campano su ste cose sono solo dei gran cazzari.
Francesco Scmidt, GDTO
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