Passa ai contenuti principali

"Riprendiamoci la cultura!"(?)

Il 10 ottobre è stata indetta una manifestazione da parte di alcuni studenti con l'intento di protestare contro il piano scuola voluto dal governo Renzi (che merita un discorso a parte),affermando che "nemmeno una parola è dedicata ai fondi che verranno realmente stanziati" (falso,le cifre sono presentate in dettaglio sul sito ufficiale del governo : www.governo.it), la protesta era rivolta poi contro il caro libri (su questo il governo può fare ben poco se non eliminare l'obbligo di acquisto dei libri di testo in favore di materiali digitali gratuiti prodotti dal personale scolastico,il che è già stato fatto) e contro il cosiddetto "caro cultura". 
E' su questo ultimo punto che vorrei soffermarmi. Infatti, era tra gli obiettivi principali della manifestazione quello di entrare in modo illegale in un museo senza pagare il biglietto per protestare contro "l'inaccessibilità della cultura". Aldilà della sua effettiva realizzazione, questo atto di protesta ha davvero senso? Vediamolo con calma. Torino è una città che offre infinite attrattive culturali e chi vuole liberarsi dei propri limiti intellettuali non ha proprio scuse. Siamo quasi invasi dalle biblioteche dove sono riposti migliaia,milioni di volumi di tutti i generi da prendere in prestito: dall'economia alla psicologia, dalla filosofia alla politica,dall'arte alle scienze,dalla letteratura alla storia. 
Un patrimonio inestimabile di cultura è riposto in scaffali che solitamente non si sono mai imbattuti in questi ragazzini "rivoluzionari".Cultura di qualità e quantità gratuita e sotto casa ...ma non è finita qui. Tralasciando il fatto che Torino sia un museo a cielo aperto,pieno di bellezze architettoniche e monumenti storici,una costellazione di oltre 40 musei rende la nostra città ancor più attiva e apprezzabile culturalmente. Probabilmente coloro che sono convinti che la cultura sia un diritto da "riconquistare" ignorano perfino l'esistenza di molti di questi musei.
"Il prezzo dei musei è troppo alto"dicono. Dunque,ignorano anche il fatto che periodicamente sia possibile accedere a un vastissimo numero di musei a titolo completamente gratuito,addirittura ,per venire incontro alle necessità degli studenti (così come dei lavoratori), è stata concessa anche la domenica,la prima del mese, come giornata di "free entry" in buona parte dei musei torinesi. Anche in questo caso dubito fortemente che molti di quelli che si proclamano insoddisfatti dell'accessibilità alla cultura abbiano usufruito di tale opportunità. Risulta dunque, impossibile rimanere esclusi dal mondo culturale senza esserne responsabili in prima persona.
 Ci sono poi associazioni di tutti i tipi,convegni,incontri e,per i più volenterosi, anche organizzazioni politiche riservate ai giovani...insomma le occasioni per il confronto e per la propria crescita intellettuale non mancano proprio. I problemi,le inefficienze e le possibilità di miglioramento del sistema culturale ci sono,come in qualsiasi ambito,ma sarebbe più costruttivo elaborare un' argomentazione logica ben strutturata prima di tuffarsi in manifestazioni di dubbia utilità dove troneggia la confusione e la mancanza di buonsenso.
Simone Santoro
GDTO

Commenti