L’AIDS
Il
virus dell’HIV compare
in letteratura nel 1981. Da quella data l’AIDS
ha fatto più di 25
milioni di morti ed è ancora
la pandemia più grave
della storia: oggi sono 35 milioni le persone contagiate dal virus.
La
parte del mondo più toccata
dal virus è l’Africa
subsahariana, dove questa malattia è
una piaga che non risparmia nessuno e continua a fare vittime
e a mietere morti.
Nonostante
i passi avanti compiuti dalla Medicina nel controllo e nella gestione
della malattia, ancora oggi NON ESISTE UNA CURA che permetta la
guarigione dall’AIDS. I
farmaci permettono di contenerla ad uno stato cronico.
L’ITALIA.
Molto
distante dall’essere
debellata, anche nel nostro Paese l’AIDS
continua a contagiare circa 10 persone al giorno. Benché
la mortalità legata
alla malattia sia in netto calo, il conto dei decessi legati all’AIDS
è più
di 1000 ogni anno. L’Italia
è uno dei paesi europei
con il maggior numero di contagiati, circa 140’000,
di cui il 79% uomini e il 21% donne.
Uno
dei motivi di questa larga diffusione del virus è
il ritardo nella diagnosi, che avviene in media a 38
anni per gli uomini e a 36 per le donne.
LA
PREVENZIONE.
La
nostra arma più potente
contro l’AIDS è
la prevenzione.
Sapere
come si trasmette la malattia ci dice come prevenirla.
Il
virus HIV può trasmettersi da un individuo all’altro quando il
sangue, lo sperma, le secrezioni vaginali, il liquido amniotico o il
latte materno appartenenti a una persona contagiata entrano
nell’organismo di un individuo sano.
Si
può quindi contrarre
l’HIV
tramite azioni
che comportano un contatto
diretto con sangue infetto,
pratiche
sessuali non protette con
persone affette da virus HIV; scambio di fluidi corporei da
madre sieropositiva al bambino.
Il
contatto cutaneo con un fluido infetto (sangue, sperma, secrezione
vaginale) non espone al rischio di contagio, se non in presenza di
ferite aperte.
Non esistono casi documentati di HIV trasmesso tramite lacrime,
urina, sudore o saliva.
Frequentare persone sieropositive nella vita quotidiana non espone al
rischio di contagio.
COME
PROTEGGERSI
Per
le persone che fanno uso di sostanze per via iniettiva, è
obbligatorio evitare
lo scambio di siringhe.
La più efficace prevenzione per tutte le fasce della popolazione sessualmente attiva consiste nell'uso dei preservativi in ogni rapporto sessuale.
La più efficace prevenzione per tutte le fasce della popolazione sessualmente attiva consiste nell'uso dei preservativi in ogni rapporto sessuale.
Grazie
all'impiego del preservativo,
del dental
dam e
del preservativo
femminile nei
rapporti vaginali, anali e orali è possibile ridurre sensibilmente
il rischio di contrarre il virus.
IL
TEST
La
prima cosa da sapere è che il test non ha valore di prevenzione:
qualsiasi sia l'esito, i comportamenti da adottare sono gli stessi
(rapporti sessuali sicuri e non utilizzare in comune oggetti
taglienti e siringhe).
Il
periodo di formazione degli anticorpi anti-Hiv può variare da un
minimo di qualche settimana fino a 3 mesi dopo che si è venuti a
contatto col virus. Conviene quindi fare il test tenendo conto di
questo periodo.
Si
può effettuare gratuitamente
il
test per l'Hiv presso le Unità Operative Aids delle Asl e presso
Centri e Reparti di Malattie Infettive.
Le modalità di accesso cambiano di struttura in struttura: generalmente non è richiesta l'impegnativa del medico di base e basta presentarsi direttamente presso le Unità Opertative. In alcune strutture è necessario invece prenotarsi.
Le modalità di accesso cambiano di struttura in struttura: generalmente non è richiesta l'impegnativa del medico di base e basta presentarsi direttamente presso le Unità Opertative. In alcune strutture è necessario invece prenotarsi.
Non
è possibile essere sottoposto, senza consenso, ad analisi per ad
accertare l'infezione da Hiv, se non per motivi di necessità clinica
nei tuoi interessi.
Il test è assolutamente volontario, è necessario il consenso esplicito, dopo la fornitura delle necessarie informazioni circa le caratteristiche del test (che cos'è, come funziona, che cosa significa sieropositività, cosa vuol dire invece Aids).
Il test è assolutamente volontario, è necessario il consenso esplicito, dopo la fornitura delle necessarie informazioni circa le caratteristiche del test (che cos'è, come funziona, che cosa significa sieropositività, cosa vuol dire invece Aids).
La
decisione in merito al test è strettamente individuale bisogna però
sapere che una
diagnosi precoce potrebbe consentire una possibilità di scelta più
alta nella valutazione del percorso terapeutico.
Esistono
dei vincoli di riservatezza molto stretti. Per
tutti i dati anagrafici che vengono chiesti al momento del test, sia
nei laboratori pubblici che privati,
il personale sanitario è vincolato dal segreto professionale e
d'ufficio e deve adottare tutte le misure di sicurezza necessarie a
garantirne la massima riservatezza.
La tua identità ed ogni informazione riguardante l'esecuzione ed il risultato dell'esame non possono essere in nessun caso divulgate.
La tua identità ed ogni informazione riguardante l'esecuzione ed il risultato dell'esame non possono essere in nessun caso divulgate.
Alice
Arena responsabile DIRITTI Giovani Democratici del Piemonte
Matteo
Cassanelli responsabile Organizzazione Giovani Democratici
dell’Emilia Romagna.
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