Nato a Palermo
il 23 luglio 1941, è figlio dell'illustre politico democristiano
Bernardo Mattarella, più volte Ministro tra gli anni '50 e '60,
molto vicino politicamente ad Aldo Moro. Si è scritto molto in
questi giorni di accuse di collusione con la mafia per Bernardo
Mattarella, dimenticando che quest'ultimo è stato assolto da ogni
imputazione, mentre i suoi accusatori sono stati condannati per
diffamazione. Certo è che il figlio maggiore di Bernardo, Piersanti,
eletto Presidente della Regione Sicilia nel 1978, si schiera
nettamente contro la mafia. Verrà assassinato per ordine di Cosa
nostra il 6 gennaio 1980. E' a seguito di questo drammatico evento
che suo fratello Sergio, fino ad allora dedicatosi all'insegnamento
universitario in Diritto parlamentare presso l'Università di
Palermo, sceglie di entrare in politica: eletto alla Camera nel 1983,
viene l'anno dopo nominato dal segretario della Dc Ciriaco De Mita
plenipotenziario del partito in Sicilia, dove sosterrà la
candidatura a Sindaco di Palermo di Leoluca Orlando e si farà
promotore di una straordinaria stagione di sensibilizzazione
dell'opinione pubblica dell'isola contro il fenomeno mafioso. Tornato
a Roma, diventa Ministro per i Rapporti con il Parlamento prima nel
Governo Goria, poi in quello De Mita (1987-1989), successivamente
Ministro della Pubblica Istruzione nel VI Governo Andreotti, da cui
si dimette nel 1990 (insieme agli altri Ministri della sinistra Dc)
per manifestare la propria contrarietà alla decisione di porre la
fiducia sulla famigerata legge Mammì sul riassetto del sistema
radiotelevisivo, che limitandosi a fotografare la situazione già
esistente e violando di fatto la direttiva comunitaria in materia, ha
consentito a Silvio Berlusconi di costruire ed ampliare il proprio
impero mediatico. Vicesegretario della Dc tra il 1990 e il 1992,
successivamente direttore del quotidiano del partito “Il Popolo”,
Sergio Mattarella è relatore nel 1993 della famosa legge elettorale
che porta il suo nome: frutto di un compromesso tra la volontà
espressa dagli Italiani di avere un sistema maggioritario e le
cautele dei partiti politici nell'abbandono del sistema
proporzionale, il Mattarellum è stato molto criticato dopo la sua
approvazione, ma a posteriori possiamo giudicarlo la migliore legge
elettorale che la nostra Repubblica abbia mai avuto.
Tra i fondatori
del Partito Popolare Italiano dopo la fine della Prima Repubblica,
contrasta con durezza la deriva verso il centrodestra impressa dal
segretario Rocco Buttiglione (che chiamerà con sarcasmo “el
general golpista Roquito Butillone”) arrivando a definire “un
incubo irrazionale” l'adesione di Fi al Ppe. Dopo aver aderito
all'Ulivo nel 1996, diventa Vicepresidente del Consiglio nel I
Governo D'Alema e successivamente Ministro della Difesa nel II
Governo D'Alema e nel II Governo Amato. In questa veste si trova a
gestire la partecipazione italiana all'intervento Nato in Serbia e
Kosovo, nonché la sospensione della leva obbligatoria, la famosa
“naja”. Nel 2007 partecipa alla scrittura del manifesto fondativo
del Pd. L'anno successivo, dopo la caduta del II Governo Prodi,
decide di non ricandidarsi in vista delle nuove elezioni. Nel 2011
viene eletto dal Parlamento giudice della Corte Costituzionale.
Che tipo di
Presidente sarà dunque Sergio Mattarella? Sicuramente é una persona
di specchiata onestà e possiede sia le competenze giuridiche sia
l'abilità politica necessarie ad esercitare al meglio la funzione di
Capo dello Stato. Inoltre, secondo quanto racconta chi lo conosce
bene, dietro la sua forte riservatezza é un politico di grande
fermezza, capace di difendere incrollabilmente i principi e i valori
pur essendo disponibile a dialogare con tutti per arrivare ai
necessari compromessi. Sergio Mattarella sarà un buon Presidente.
di seguito un intervista del Presidente di pochi anni fa =
Commenti
Posta un commento