Nel recente rapporto di Legambiente
“Mal’aria 2015”, Torino ha vinto, almeno questa volta, il
confronto con Milano e Roma. Non bisogna di certo vantarsene, poiché
si tratta della classifica delle città più inquinate d’Italia.
Secondo l’Agenzia Internazionale per
la Ricerca sul Cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,
l’inquinamento atmosferico è cancerogeno per la salute umana.
Questo può generarsi oltre che per cause naturali, anche per cause
antropiche come l’usura dell’asfalto, delle gomme, delle
pastiglie dei freni o a causa della combustione dei motori ma anche a
causa degli impianti di riscaldamento. Torino, secondo il rapporto
presentato da “Legambiente”, per l’anno 2014, è una delle
città più inquinate d’Italia. Infatti ha superato per ben 77
giorni il livello massimo di polveri sottili (PM10 cioè particelle
che hanno diametro uguale o inferiore a 10 micron) piazzandosi al 4°
posto nella classifica (Milano 9a e Roma 28a). Nel rapporto
“Mal’aria” di Legambiente vi è anche una classifica
provvisoria stilata dal 1° gennaio 2015 al 25° gennaio 2015 e
Torino in questa si trova al 10° posto con ben 16 giorni in cui il
limite di polveri sottili è stato superato (Milano 13a e Roma 24a).
Il Dlgs 155/2010 prevede un numero massimo di 35 giorni/anno con
concentrazioni superiori a 50μg/m3 (microgrammi/metrocubo) e ciò
sta a dire che Torino in un mese ha già esaurito quasi metà dei
giorni disponibili per il superamento di questa soglia. Nel redigere
questa classifica si è presa come riferimento la centralina peggiore
(ovvero che ha registrato il maggior numero di superamenti nel corso
dell’anno) presente nella città, a partire dai dati disponibili
sui siti delle Regioni, delle Arpa e delle Provincie. La centralina
peggiore sicuramente non è indicativa della qualità media dell'aria
di tutto il perimetro urbano, ma riporta la situazione più critica
di cui gli amministratori locali e gli abitanti devono essere a
conoscenza e di cui devono tener conto. La classifica racchiude
praticamente tutte le maggiori città italiane testimoniando ancora
una volta come le polveri sottili (PM10) siano un problema su cui
bisogna vigilare in modo costante e prendere seri provvedimenti.
Vi è un ulteriore classifica, fatta in
questo caso secondo il particolato fine (PM 2,5). Il Dlgs 155/2010,
che recepisce la direttiva europea 2008/50/CE, indica i limiti
annuali da non superare e pone per il 2015 il limite di 25μg/m3. Per
il 2013, anno ultimo in cui si hanno dati ufficiali, il limite era
fissato a 26μg/m3 come media annuale da non superare. Torino in
questo caso si classica al 4° posto con la centralina posizionata in
zona Lingotto con un valore di 29μg/m3 superando di 3μg/m3 il
valore massimo consentito(in questo caso Milano 2a e Roma 30a). Poi
vi è la situazione del Biossido d’azoto (NO2), gas irritante, che
può causare diversi problemi respiratori e viene prodotto attraverso
tutti i tipi di combustione. Torino, anche in questo caso, è una
delle prime piazzandosi al 2° posto con un valore di 52μg/m3 quando
il limite massimo imposto dalla legge è di 40μg/m3. Nel rapporto di
Legambiente vi sono tutte le informazioni riguardante questo problema
ma da ciò è possibile constatare che Torino è la città più
inquinata d’Italia superando sia Roma che Milano. Il rapporto
scientifico “Mal’aria 2015” è possibile visionarlo sul sito
internet di Legambiente.
Da Palazzo Civico dicono che la
situazione sia migliorata, ma dai risultati scientifici sembrerebbe
di no. Speriamo che in tempi rapidi la giunta comunale, anche in
vista di eventi importanti quali Sindone, visita Papale, Expo e
Torino 2015, prenda seri provvedimenti per rendere il centro urbano
più vivibile e respirabile.
GIANMARCO NICITA Giovani Democratici di Torino
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