Nemmeno
una di meno" è una campagna nata in modo spontaneo sul web per
rispondere ai moltissimi casi di violenza, percosse, e omicidi di
donne, che si registrano ogni giorno in Argentina,e che ha visto
sfilare proprio nei giorni scorsi migliaia di persone per le strade
della capitale Buenos Aires. La manifestazione, ricca di cartelli e
colori, si e svolta in modo straordinariamente propositivo, come le
tante idee portate dalle associazioni presenti, con lo scopo di
combattere la violenza sulle donne: circa una di queste viene uccisa
ogni 30 ore secondo i numeri registrati da una delle associazioni
partecipanti.
Picchiate
dai mariti, uccise dai fidanzati, pedinate e perseguitate, soggetto
di mobbing sui luoghi di lavoro, la violenza contro le donne viene
esercitata in molte forme e sempre più spesso, la risposta delle
istituzioni non sembra sufficiente. La società profondamente
machista che ha da anni ha giustificato il comportamento di un uomo
dominante e autorizzato a sentirsi libero di fischiare una donna per
strada, o possederla anche senza il suo consenso é il retaggio
culturale che pesa in sud America come nel resto del mondo, e che
soprattutto nelle periferie miete numerose vittime,segnate a vita da
questo passaggio di vigliacca e impunita molestia sessuale. "Ni
una menos" ha portato decine di migliaia di persone di fronte al
parlamento argentino, illuminato di viola per l'occasione, muniti di
proposte concrete da sottoporre al governo, il quale negli ultimi
tempi ha varato alcune misure per contrastare il fenomeno, sebbene i
risultati siano stati poco soddisfacenti. Corsi di formazione per le
forze dell'ordine impegnate sul fronte Dell prevenzione e controllo,
educazione sessuale nelle scuole, pene più severe e possibilità di
più facili adozioni per i figli rimasti orfani a seguito di tali
violenze, sono solo alcune delle principali idee suggerite dai
manifestanti al governo argentino, sperando che il retaggio culturale
profondamente cambiato nel corso degli anni, la parità dei sessi, la
lotta contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione possano
portare sempre più persone a manifestare la propria volontà di
cambiamento, di opposizione a questa indignante realtà che colpisce
ogni paese nel mondo, e che sia sempre più diffuso e reale il "ni
una menos".
Eleonora Averna Giovani democratici di Torino
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