Comincia oggi un ciclo di interviste a varie personalità presenti nelle istituzioni a livello locale e a livello nazionale per approfondire le diverse tematiche che interessano i Giovani Democratici di Torino sia in ambito amministrativo, sia in ambito di politica nazionale ed europea. Il primo a concederci un'intervista è il Sindaco di Torino Piero Fassino.
Negli ultimi 20 anni
la nostra città ha vissuto notevoli trasformazioni, slegandosi dal
monopolio del settore dell'auto. Eppure, complice anche una fase
congiunturale piuttosto difficile, i dati sull'occupazione continuano
a essere relativamente deludenti. Che cosa ritiene che vada fatto per
favorire ulteriormente lo sviluppo economico della città e la
ripresa dell'occupazione?
La città in questi anni trasformandosi
ha creato nuove vocazioni, nuove attività, allargando il suo
profilo. Torino è stata per un secolo una città manifatturiera di
produzione industriale, in primo luogo nel settore dell'auto ma non
solo, anche nel settore delle telecomunicazioni, nel settore tessile,
nel settore chimico, nel settore dell'aerospazio. Negli ultimi 20
anni la città non ha smarrito il suo profilo industriale che rimane
perché continuiamo ad essere una grande città industriale, lo si
vede adesso proprio in questa fase di ripresa, però abbiamo
allargato il ventaglio delle vocazioni: siamo sempre di più una
città sede di centri di ricerca, di innovazione, di tecnologia, e
questo vuol dire lavoro, lavoro qualificato. Siamo sempre di più una
città universitaria, con due università di eccellenza che hanno un
grado di attrazione molto forte. Abbiamo investito moltissimo in
cultura, facendo diventare Torino una grande capitale di cultura e
una città turistica. Questo ha consentito, insieme alle
trasformazioni urbane, di mantenere un dinamismo economico nonostante
la crisi. Oggi finalmente siamo di fronte a segnali di una possibile
ripresa, c'è una ripresa forte delle esportazioni delle nostre
imprese, c'è una ripresa dei consumi, c'è una ripresa
dell'accensione di mutui, c'è una ripresa delle linee di credito
delle banche verso le imprese, quindi bisogna cogliere questa fase
nuova, accelerando ancora di più le politiche che abbiamo fatto sin
qui, soprattutto mettendo in campo una strategia di attrazione sulla
nostra città di investitori in ogni settore, nell'industria, nella
ricerca, nei servizi, nel settore culturale. L'attrattività di un
territorio si può espandere in varie direzioni ma questo è il modo
con cui si può agganciare la ripresa e creare nuove opportunità di
investimento e di lavoro.
Recentemente ha fatto scalpore
l'intervista fatta a un suo predecessore, il dottor Castellani, che
ha definito “afasico” l'atteggiamento del Pd nei confronti delle
periferie. Come risponde a questo giudizio severo?
Io non giudico la politica del Pd,
parlo della politica dell'amministrazione comunale. Tutte le
principali trasformazioni che noi abbiamo avviato in questi anni sono
collocate nelle periferie. La realizzazione della cittadella sportiva
alla Continassa è al confine tra Torino e Venaria, il prolungamento
della metropolitana per arrivare fino a Piazza Bengasi vuol dire
investire su un'area che è all'altro capo della città. Sull'ex
Manifattura Tabacchi sorgerà il nuovo campus universitario delle
Scienze motorie, ed è un altro capo periferico della città. La
variante 200 di trasformazione urbana cambierà il volto di Barriera
di Milano, l'investimento con la realizzazione del nuovo parco con i
laghi alla Falchera interviene sul quartiere più periferico della
città. In questi giorni abbiamo avviato la trasformazione di tutta
l'area di Strada del Portone che è al confine tra Mirafiori e
Beinasco. Sono tutti investimenti di trasformazione urbana che
cambiano il volto delle periferie.
Una domanda per il Presidente
dell'Anci: questione Imu-Tasi: con che cosa potrà essere sostituita
nei bilanci comunali la tassazione sulla prima casa? E i Comuni sono
in grado di reggere nuovi tagli?
I Comuni non possono reggere ulteriori
tagli, tant'è vero che noi abbiamo detto con grande chiarezza che se
il Governo vuole eliminare la Tasi sulla prima casa ha il diritto di
farlo, ma deve essere chiaro che ai Comuni va garantita in altro modo
la stessa quantità di risorse di cui i Comuni beneficiavano
attraverso l'Imu e la Tasi. Come farlo questa è una responsabilità
del Governo: è il Governo che propone di superare la Tasi, sia il
Governo a individuare le forme con cui i Comuni vengono in ogni caso
garantiti nelle risorse di cui disponevano.
Ultima domanda: in base alla legge
Delrio, Lei è anche Sindaco della Città Metropolitana. Come procede
l'integrazione dei servizi all'interno della Città Metropolitana?
La Città Metropolitana ha appena
cominciato la sua attività. I primi mesi sono stati dedicati ad
implementare l'organizzazione della Città Metropolitana, con
l'adozione dello Statuto, la nomina della giunta, l'elezione dei
portavoce delle 11 zone in cui è suddiviso il territorio della Città
Metropolitana, l'approvazione del bilancio. Adesso entriamo nella
fase più direttamente operativa e di amministrazione, e stiamo
lavorando su due grandi temi prioritari: il piano triennale di
investimenti sulla viabilità e sulla manutenzione di tutte le strade
del territorio della Città Metropolitana, e un programma triennale
di investimenti sull'edilizia scolastica per mettere in sicurezza
tutti gli edifici scolastici ed anche sostituire vecchi edifici con
nuove scuole. Queste sono le due fondamentali priorità a cui stiamo
lavorando insieme a tutti i Comuni del territorio metropolitano
compresa la città di Torino.
Commenti
Posta un commento