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MOVE UP

Inizia con uno dei due progetti messi in campo dalla Regione Piemonte la nostra denuncia contro la violenza spietata e priva di logica di chi diventa bullo e per farlo si fa aiutare non solo dal corpo, ma anche da internet. Andrea Natali, 26 anni, lavoratore in una carrozzeria di Borgo d'Ale (VC) era infatti stanco delle continue vessazioni a cui era sottoposto da mesi: gettato in un bidone dell'immondizia, foto offensive sui social network poi oscurate, denunce alla Polizia Postale, la sua depressione successiva, la decisione di impiccarsi nella sua camera al secondo piano della provincia di Vercelli, l'amarezza che rimane per un fascicolo d'indagine aperto dopo la sua morte, non in grado di riportare indietro un giovane troppo debole per reggere il continuo bullismo a cui era sottoposto. Ennesimo caso di violenza verbale, fisica, e non solo, perché ormai anche i social hanno il loro peso specifico. E non indifferente. Andrea ne ha pagato le conseguenze più grosse, e come lui molti altri nella nostra regione, e non solo, hanno perso la vita per colpe che non avevano, per ciò che erano, per la stupidità di pochi gradassi senza scrupoli che si fanno forza dietro a schermi piatti, o a gruppi di seguaci che li istigano. Andrea voleva solo lavorare e aiutare la sua famiglia, chiusa nel dolore della perdita di un figlio che nessuna indagine o provvedimento legislativo gli potrà mai restituire. La regione, dal suo lato, sta mettendo in campo molte attività e contromisure per la lotta contro il bullismo e il cyberbullismo, tra questi due progetti che porteranno nelle scuole esperti e poliziotti per educare sin dalla più tenera età al rispetto delle differenze, del proprio vicino, della persona umana che abbiamo di fronte. "Move up" è infatti uno di questi progetti, il quale, insieme a una tavola rotonda su queste tematiche fortemente voluta dall'assessore Cerutti, dovrebbe apportare un significativo cambiamento nei modi e tempi con cui contrastare il fenomeno ormai dilagante e sempre più violento con cui il bullismo si sta diffondendo. Dal nostro canto, desideriamo in queste poche ma sentite righe esprimere vicinanza a tutte le vittime di bullismo, denunciarne lo scellerato e spaventoso effetto che ha sull'equilibrio emotivo di una persona, e impegnarci soprattutto affinché le nostre energie si convoglino in progetti di informazione e lotta contro il fenomeno. Non esiste difetto che sia meritevole di scherno, non esiste essere umano che non sia degno di rispetto, non esistono nuove tecnologie se portano alla devastazione delle vecchie regole di convivenza e rispetto reciproco. Eleonora Averna Giovani Democratici

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