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Benvenuto CAMPUS SAN PAOLO

E' una tempesta anche una piccola goccia d'acqua in un oceano.
Soprattutto se l'oceano di cui parliamo è il fabbisogno di strutture universitarie in grado di ospitare quel 66% di studenti in più che hanno fatto richiesta di alloggio nella nostra città, a cui si cerca di rispondere con opere come il Campus San Paolo e i circa 500.000 € disposti per la riapertura della residenza universitaria di via Verdi a Torino (a marzo 2016), la disdetta del contratto di affitto della residenza dell'ex Moi per ottenere 82 posti letto in più, e molto altro.
Ancora di più se l'oceano a cui ci riferiamo è il lavoro decisamente molto lungo e di difficile attuazione del "masterplan" ipotizzato per Torino, un modello operativo che intende attestare la nostra città come intelligente (smart city) recuperando assetti e politiche economico-sociali nel territorio.
E di questo si tratta. La "tempesta" del Campus San Paolo è quella goccia che fa ben sperare un'area dimessa, la ex zona industriale di Borgo San Paolo, territorio in pieno cambiamento e rivoluzione di strutture e servizi disponibili. Al posto di amianto e ruderi, ora sorgono 8000 mq di luci e strutture di classe energetica A, dotate di geotermico e pannelli solari ad uso polivalente, situate in via Caraglio 97, dopo la cessione dell'area da parte del Comune con diritto di superficie per novantanove anni.
Come per tutte le novità, non potevano farsi attendere critiche e proteste: la struttura è stata realizzata infatti con il Fondo Erasmo (costituito per il 60% da Fia gestita da Gdp Investimenti e il rimanente 40% dal Fondo Aristotele, sottoscritto da INPS) e gestita dalla società Sharing, la quale ha permesso la realizzazione di ben 184 camere doppie e singole, 93 mini appartamenti, per un totale di 536 posti letto, a prezzi tra i 340 e i 500 €, bike sharing, wi-fi, biblioteche, cucine comuni, aule studio, foresteria per i genitori degli studenti e tutti i servizi propri dei migliori campus a livello europeo.
Prezzi troppo elevati per gli standard medi di uno studente universitario, la tipologia di struttura troppo moderna nel contesto urbano inserito e la realizzazione con fondi pubblici di tale "mostro", hanno spinto un gruppo di studenti a contestare e offuscare l'evento di apertura tenutosi qualche sera fa, 27 ottobre, ospitando moltissimi degli studenti entusiasti di vivere già all'interno del complesso (sì, perché quasi tutte le camere sono già state affittate!), animati dalla partecipazione dei sempre bravissimi Life Sweet Society che hanno illuminato con la loro musica la serata del nuovo complesso residenziale.
Il Campus è stato inaugurato, e polemiche a parte, il taglio del nastro da parte del nostro Sindaco Fassino, insieme all'assessora Cerutti, il presidente Inps Boeri, Ceci del Cdp Investimenti e altri rappresentanti delle istituzioni locali, hanno dato fieramente il via ufficiale a una nuova realtà nell'area adiacente il parco Ruffini, un nuovo e pionieristico lancio della Cdp Investimenti per la realizzazione di nuove strutture universitarie, in una zona peraltro in continuo cambiamento e sviluppo, dove ora si possono ammirare nuovi complessi coloratissimi - dal verde al rosso, al blu - dove la partecipazione di giovani architetti vincitori del concorso Fabbrica e Inarcassa ha dato un tocco di freschezza e leggerezza confacente allo spirito dell'area, decisamente di taglio futurista, giocando con i cromatismi che ne marcano la presenza sul territorio. si sposano così a pieno le nuove filosofie di innovazione e coinvolgimento di giovani nel loro percorso di crescita e affermazione professionale, ma soprattutto nel poter trovare risorse anche in territori privi di una vera utilità soprattutto per i cittadini che la vivono. 
Sì, perché il Campus è prima di tutto questo, una goccia in un oceano che vuole diventare una tempesta di innovazione e nuove prospettive per la nostra città.

Eleonora Averna
GDTO     

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